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La Curatoria di parte Ippis, nel periodo dell’occupazione pisana era costituita da numerosi villaggi, a seguito di pestilenze, carestie e scontri armati, molti di loro non sopravvissero oltre il XIV secolo. Dai documenti dell’epoca risulta che nell’attuale territorio di Villasor esistevano almeno 7 di questi villaggi, di qualcuno si sa poco e niente, mentre per altri e possibile ipotizzare la loro posizione aiutati dai nomi della toponomastica attuale.

Anquesa
La villa di Anquesa che nelle fonti viene indicata con diversi nomi (Anquose, Anguose, Onquose, Danquesa) compare per la prima volta in un documento del 1320 ca., da cui risulta che era abitata da cica 185-190 persone. La villa era ancora abitata nel 1414, anno di infeudazione della parte Ippis, poi la documentazione nei suoi confronti tace.
Ancora oggi nella toponomastica di Villasor col nome di Aquesa viene identificata una zona compresa tra il Flumini Mannu, il canale di Riu Nou e il Riu Spargallu, ed è lì che sicuramente si trovava il centro abitato della suddetta villa.

Donnicello
Il termine Donnicello fa risalire ad una villa fondata da un donnicello, ovvero un figlio di giudice, ma oltre al fatto che nel 1320-22 essa ospitava circa 50 persone, non si sa altro di questa villa. Da documenti pisani del 1359-60 si deduce che la villa doveva essere disabitata in quanto Pisa, per non tenere in piedi un’amministrazione che non aveva più senso, decise di inglobare le sue pertinenze ad un’altra villa e precisamente a la villa di Sorris, in quanto era quella più vicina (“magis utilis et magis necessarius ville Sorris quam alteris villis vicinis”).
Questo è l’ultimo documento che ricorda la villa di Donnicello e anche l’unico che offre un’indicazione, anche se troppo vaga (vicina a Sorris) circa il sito che doveva occupare.

Gippi Susu
L’abitato di Gippi Susu sorgeva nei pressi di una chiesa intitolata a San Jacopo, della quale è rimasta testimonianza nella toponomastica, con Santu Jacu (e mori Santu Jacu) viene indicata una zona adiacente alla ferrovia a Sud-Ovest di Villasor.
All’inizio del 1300, avendo non meno di 1000 abitanti, essa era sicuramente la villa più grande e importante dell’intera curatoria, tanto che da essa prese il suo nominativo (Parte Ippis o Gippis).
Un lento declino colpì la villa di Gippi Susu, tanto che nel 1359-60 aveva già perso il primato in favore di Serramanna, ma la sua vita dovette protrarsi ancora per molti anni, nel 1414, anno dell’infeudazione, Gippi Susu viene elencata tra le ville popolate, e lo era ancora nel 1420, poi la documentazione nei suoi confronti tace fino alla fine del 1500, quando lo storico Fara la dichiara estinta.

Nispidi
Del villaggio di Nispidi sappiamo che agli inizi del XIV secolo era abitato da circa 200 persone e che produceva un quantitativo di cereali notevole, se paragonato alla popolazione (circa 250 quintali di grano e 200 di orzo).
Subì sicuramente la stessa sorte di molti villaggi vicini, doveva essere ancora popolata nel 1414, dopodiché la documentazione nei suoi riguardi tace, visto che poche centinaia di metri la separavano dalla villa di Sorris, probabilmente il suo abitato fu inglobato a quello di Sorris, che vista la presenza della fortezza del Sivilleri aveva incominciato a ripopolarsi, ingrandendosi progressivamente.
Visto che la villa di Nispidi era collegata a quella di Scarponi da un sentiero, possiamo localizzare il sito in cui sorgeva all’inizio del suddetto sentiero, che ancora oggi viene ricordato nella toponomastica (Bia Scraponi) e cioè a Nord Nord-Est dell’attuale centro abitato di Villasor.

Palma
La villa di Palma sorgeva nei pressi di una chiesa dedicata a San Pietro, questa chiesa viene oggi ricordata da un toponimo, “Santu Perdu”, che identifica una vasta zona del territorio comunale a Ovest Sud-Ovest di Villasor a ridosso degli attuali confini meridionali del territorio.
Per quanto riguarda la consistenza demografica di questa villa, si sa che all’inizio del XIV secolo era abitata da circa 250 persone e tale era la sua consistenza anche intorno al 1360, dopodiché la troviamo ormai abbandonata nel 1414.

Scarponi
Le notizie sulla villa di Scarponi sono piuttosto scarse, era sicuramente una delle più modeste della zona, intorno al 1320 era abitata da circa 150 persone, e gia intorno al 1360 si deduce, da documenti pisani, che la villa si trovava in grossissima difficoltà, tanto che il dazio da pagare a Pisa gli venne ridotto drasticamente e nel 1414, anno dell’infeudazione della parte Ippis, la villa di Scarponi era da tempo abbandonata.
La villa di Scarponi doveva trovarsi a Nord di Villasor, forse in una zona che oggi viene chiamata “Is perderas”, in quanto in quel punto termina il sentiero “Bia Scarponi”, la cui funzione era appunto quella di collegare la villa di Nispidi (la parte settentrionale dell’abitato dell’odierna Villasor) e la villa di Scarponi.

Sogus
La villa di Sogus doveva trovarsi nella parte più a Est del territorio di Villasor, a ridosso dei confini con Nuraminis e Monastir, e precisamente nella zona chiamata “Is Ogus”, collegata al centro abitato di Villasor tramite il sentiero “Bia Is Ogus”.
Le notizie sulla villa di Sogus, benché ci permettano di localizzare il sito in cui sorgeva, non ci fanno conoscere i motivi della sua scomparsa e soprattutto il periodo in cui ciò avvenne, sappiamo che nella prima metà del XIV secolo era abitata da circa 350 persone e che aveva una produzione cerealicola più che sufficiente a soddisfare il proprio fabbisogno, dopodiché la documentazione tace nei suoi riguardi.



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