Il nuraghe «Su Sonadori» si trova nella regione si
S'Acqua Cotta a circa 12 km dal centro abitato, costituisce un complesso molto singolare, probabilmente
si sviluppò da una torre singola a cui si aggiunsero (contemporaneamente o poco tempo dopo) alcune
capanne adiacenti. In un secondo momento le capanne vennero ristrutturate e con la costruzione di muri
perimetrali vennero inglobate nell'edificio; nella stessa fase venne aggiunta una torre posteriore e
il muro che racchiude il corridoio d'ingresso.
In tal modo si venne a creare un edificio complesso composto da sei
vani posti ai vertici e con la torre principale al centro; tuttavia le dimensioni ridotte di alcuni vani
perimetrali, originatisi come capanne, conferiscono all'edificio un aspetto più vicino all'agglomerato di
capanne con cortile centrale che al nuraghe complesso.
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Nonostante il nuraghe Su Sonadori si trovi nei pressi del giacimento di
piombo argentifero di Monte Zippiri, sfruttato fino agli inizi del XX secolo, dagli scavi, in corso dal
1994, non sono venuti alla luce resti significativi di attività metallurgica; anzi tutti i dati acquisiti
suggeriscono una preponderante connessione del monumento con l'economia agro-pastorale e probabilmente con
funzioni amministrative di concentrazione e re-distribuzione delle derrate alimentari. I reperti
chiariscono che il nuraghe venne utilizzato come abitazione fortificata e come magazzino di derrate,
particolarmente durante l'Età del Bronzo Recente (circa 1300-1150 a.C.). Dopo il crollo e l'abbandono,
il luogo venne rioccupato per alcuni secoli da un'abitazione rurale romana costruita sui cumuli di crollo
del monumento e in parte sui suoi ruderi.
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