Copertina | Il Paese | La storia | Cosa si trova | Vivere a Villasor | Eventi | Info
 

Il 27 ottobre 1414 Villasor e la parte Ippis viene concessa in feudo a Giovanni Sivilleri, doganiere del Castello di Cagliari e procuratore reale. Nel tentativo di ripopolare la zona, colpita da oltre 50 anni di lotte tra gli Aragona e gli Arborea, ottenne dall’arcivescovo di Cagliari il permesso di edificare nei pressi della vecchia chiesa parrocchiale un castello o una casa fortificata.

Il Sivilleri morì nel 1423, lasciando come erede universale la sua unica figlia Aldonsa (o Alfonsa) che poi sposo Giacomo Besora, procuratore reale e signore di Trexenta, da cui nacquero un figlio, Galcerando e due figlie, Isabella e Marchesia. Aldonsa Sivilleri, rimasta vedova nel 1454, vendette tutti i suoi possedimenti in Trexenta e cedette, con patto di riscatto, la parte Ippis.
Galcerando, subentrato nei diritti a sua madre, ricomprava la Trexenta e riscattava la parte Ippis, nel 1465 ottenne l’investitura dei feudi.
Galcerando, morto senza figli, lasciava il possesso dei feudi alla moglie Angela Beltran, ma Isabella, sorella di Galcerando, essendo morta anche l’altra sorella Marchesia, reclamò il diritto di succedere nei feudi di Trexenta e parte Ippis in quanto unica discendente diretta dei primi due feudatari, Giacomo Besora, suo padre, per la Trexenta e Giovanni Sivilleri, suo nonno materno, per la Parte Ippis. Isabella sposò Salvatore Alagon, fratello del marchese di Oristano, Leonardo, e di fatto prese possesso dei due feudi tranne Serramanna e Villacidro che rimasero ad Angela Beltran.
La famiglia degli Alagon era una delle più importanti ed illustri della Sardegna, inoltre era una delle più antiche d’Europa e pare discendesse addirittura dai primi re di Francia.
Vista la loro importanza, la successione nello stamento militare, fu quasi ereditaria presso gli Alagon.
Salvatore fu il capostipite del ramo di Villasor, coinvolto con il fratello Leonardo nelle lotte contro Giovanni II re d’Aragona, venne arrestato, come ribelle, nel 1478 per poi essere dichiarato innocente nel 1493. Dal matrimonio di Salvatore Alagon e Isabella Besora nacquero 6 figli, tra i quali Giacomo, cui sua madre, ormai rimasta vedova, fece ampia donazione dei suoi beni.
Giacomo Alagon, distintosi nelle guerre delle Fiandre e di Granada, ebbe l’investitura il 30 giugno 1497 e il 30 settembre 1537, per gratificare i servizi offerti al re da suo figlio Biagio, gli fu concesso il titolo di conte, erigendo così il feudo di Villasor a Contea.
Biagio Alagon, nato verso il 1495, ebbe l’investitura nel 1548, prima militò con onore nell’esercito dell’imperatore Carlo V, si segnalò per valore nella guerra contro Solimano II e nella spedizione di Tunisi, per questi suoi meriti, come già detto, Villasor fu eretto  a Contea. Nel 1544 fu incaricato, con successo, dal re di proteggere le coste della Sardegna dalle continue scorrerie degli ottomani, capitanati dal famoso Barbarossa.
Gli succedette nei feudi il figlio Giacomo, 3° Conte di Villasor, per i servizi offerti al re Filippo II, ricevette l’investitura di cavaliere dell’ordine di Santiago nel 1567. Con diploma del 19 novembre 1594, Filippo II elevò la contea di Villasor a marchesato ma Giacomo Alagon morì prima che gli venisse notificato questo privilegio.
Martino Alagon fu il 2° marchese di Villasor e il 1° conte di Montesanto, nato a Cagliari nel 1575, ricevette l’investitura del feudo nel 1595. Anche lui come il padre fu insignito dell’investitura di cavaliere dell’ordine di Santiago (1601). Martino Alagon morì giovanissimo, all’età di 28 anni, lasciando come erede dei feudi il giovanissimo figlio Ilario (o Ilarione), nato a Cagliari  nel 1601.
Ilario Alagon, come i progenitori, venne ordinato cavaliere di Santiago e nel 1628 ricevette l’investitura del feudo di Cabu Abbas.

Nel 1634 o nel 1641 (la data è incerta) successe a Ilario il figlio, Biagio Alagon, 4 Marchese di Villasor e 2° Conte di Montesanto, si distinse nella carriera militare, nel 1640, in occasione della rivolta catalana, armò a proprie spese una compagnia di fanti composta da 3000 uomini e unitala alle compagnie regie contributi a sedare la rivolta, tanta generosità e coraggio gli aprirono la strada agli onori e ai gradi militari maggiori. Biagio Alagon fondò nel suo marchesato i villaggi di Villa Hermosa (poi Vallermosa) e di Villarios (poi divenuto Barrali).
L’importanza e il prestigio raggiunti da Biagio Alagon e dalla sua famiglia sono provati dal fatto che, nel 1645, gli stamenti del Regno di Sardegna chiesero al re di Spagna Filippo IV la concessione della Grandezza e del titolo di Duca per il marchese di Villasor, il consiglio d’Aragona si espresse favorevolmente, ma il marchese morì prima che venissero presi provvedimenti, gli stamenti rinnovarono la richiesta nel 1655 a favore del figlio Artaldo ma gli Alagon non riuscirono ad ottenere l’ambito titolo.
Artaldo Alagon, ultimo maschio della famiglia Alagon di Villasor, al pari dei suoi predecessori ottenne dal re di Spagna Filippo V, onori e privilegi, fu anche elevato al tanto ambito Grandato di Spagna, ma al contrario degli altri membri della famiglia non fu fedele alla corona, parteggiò per l’arciduca Carlo d’Austria contro il re di Spagna Filippo V e congiurò per dare la Sardegna in mano agli austriaci.
Nel 1708 la Sardegna fu occupata dagli austriaci e viceré fu nominato Fernando Meneses de Sylva, conte di Cifuentes e fratello di Giuseppe de Sylva che aveva sposato Emanuela Alagon, figlia di Artaldo.
Artaldo, ebbe una notevole influenza nelle “cose sarde”, ma nel 1717 con la Sardegna riconquistata dagli spagnoli fu costretto a rifugiarsi in Francia.
Ereditò il marchesato di Villasor e tutti i beni posseduti in Spagna, Emanuela Alagon che fu la 6° Marchesa di Villasor e la 4° Contessa di Montesanto e i feudi e i titoli di Villasor passarono così alla casata dei da Sylva (dovrebbe appartenere alla fusione dei due casati lo stemma nobiliare che si trova sopra il portale principale del castello di Villasor).

Nel 1717 Emanuela segui il marito, Giuseppe de Sylva, a Vienna dove fu ministro dell’imperatore d’Austria, nonché presidente del consiglio d’Italia. Emanuela morì nel 1765 e con lei si estinse la famiglia degli Alagon di Villasor.
Dal matrimonio tra Emanuela Alagon e Giuseppe da Sylva nacque Pietro che, contrariamente al padre e al nonno, segui la condotta degli avi materni, servendo fedelmente il re di Spagna Filippo V. Pietro morì prima della madre , per cui alla morte di Emanuela Alagon, il feudo di Villasor fu ereditato da suo figlio Giuseppe Francesco de Sylva Alagon e Sarmento, che ottenne l’investitura il 28 giugno 1769. Giuseppe Francesco dimorava alla corte di Madrid e a cominciare da lui i marchesi di Villasor rimasero estranei ai fatti della Sardegna, pur mantenendo il feudo fino alla sua abolizione nel 1839. L’ultimo possessore del feudo fu Gabriele de Sylva che ottenne l’investitura , in quanto figlio di Giuseppe Francesco, nel 1807 e anche dopo l’abolizione dei feudi gli ex proprietari continuarono a fregiarsi del titolo di Marchesi di Villasor e furono inseriti nell’elenco ufficiale delle famiglie nobili e titolate della Sardegna pubblicato nel 1902.



Copyright © 2000-2008 - VILLASOR.IT